Galgano Guidotti

Casa si San Galgano in Chiusdino

Galgano Guidotti nacque a Chiusdino nel 1150 circa, in una famiglia aristocratica, legata al Vescovo di Volterra, era un cavaliere volto a difendere gli interessi e i possedimenti di quest’ultimo e alla protezione dei beni del distretto chiusdinese. Galgano era un giovane violento, intento ad una vita di divertimenti e di piacere, finché non cambiò comportamento a seguito di due apparizioni di San Michele Arcangelo, il quale voleva farne un Cavaliere di Dio, parte della celeste milizia. Fu protagonista di due visioni successive in cui l’arcangelo Michele gli indicò il suo percorso di vita. Da questo momento ebbe inizio un processo di conversione del giovane, che culminò durante un viaggio, dove Galgano affidandosi a dio e al suo cavallo, venne condotto sulla collina di Montesiepi. Qui il cavallo si inginocchiò in riverenza a San Michele, Galgano scese a terra si sottomise e si convertì alle parole pronunciate dall’Arcangelo. Abbandonò la spada e la piantò nella roccia facendola diventare una croce, la quale così facendo da strumento di morte diventò simbolo di pace e redenzione. La notizia destò molto clamore e il suo esempio fu seguito da molti, tant’è che si venne a creare una piccola comunità di fedeli precorritrice della comunità monastica. Montesiepi diventò meta di pellegrinaggio, erano in molti i fedeli desiderosi di parlare con il santo o di ricevere miracoli e guarigioni.
Galgano visse gli ultimi anni di vita da eremita in una capanna, costruita da lui in prossimità della roccia nella quale aveva infisso la spada, sulla collina di Montesiepi appunto.
La morte del Santo avvenne il 30 Novembre 1181, Galgano fu ritrovato inginocchiato davanti alla sua spada, in atto di preghiera alla presenza dei Vescovi di Volterra e di Massa Marittima .
Quattro anni dopo la sua morte, Papa Lucio III a seguito di un’apposita commissione diretta dal cardinale Conrad di Wittelsbach lo proclamò santo.

L’Eremo di Montesiepi

eremo di montesiepi spada nella roccia
Interno dell'Eremo di Montesiepi e Spada nella Roccia

La cappella fu costruita tra il 1181 e il 1185 su colle dove Galgano si ritirò a vita eremitica. E’ una costruzione a pianta circolare, al centro della quale si trova il masso dove il cavaliere chiusdinese infisse la sua spada. Lo stile architettonico è romanico-senese, caratterizzato da un susseguirsi di fasce cromatiche alternate bianche e rosse; la stessa successione di colori si ripete nella cupola, creandovi come un movimento di onde che si dipartono dal suo culmine per continuare sulle pareti. Nel XIV secolo fu aggiunta al lato del corpo principale una cappellina rettangolare, affrescata dal pittore senese Ambrogio Lorenzetti.

L’Abbazia di San Galgano

abbazia di san galgano
Abbazia "Senza Tetto" di San Galgano

L’abbazia Gotica di San Galgano fu costruita tra il 1218 e il 1288 dai monaci cistercensi che vennero da Casamari (Frosinone), ed è la prima chiesa gotica costruita in Toscana. L’abbazia fu eretta in questa posizione perché i cistercensi si insediavano nelle vicinanze di fiumi (vicino scorre il Merse), boschi, pianure coltivabili e grandi vie di comunicazione, la Maremmana in questo caso. La comunità di San Galgano accolse importanti personalità finché, la carestia del 1329, la peste del 1348 ed il saccheggio di vari eserciti, la colpirono duramente. Successivamente, il territorio dell’abbazia fu distrutto dal passaggio di bande di mercenari e alla fine del XV secolo si trasferirono del palazzo di San Galgano a Siena. Nel 1786 un fulmine colpì il campanile che crollò sul tetto dell’abbazia e la chiesa venne infine sconsacrata nel 1789.

Museo di San Galgano- Chiusdino

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Museo Civico Diocesano d'Arte Sacra di San Galgano

Situato nel cuore del centro storico di Chiusdino, il museo si trova a poche decine di metri dalla chiesa tardo romanica di San Martino, dalla propositura di San Michele Arcangelo, dalla chiesa di San Sebastiano, dalla casa natale di San Galgano e dagli strettissimi vicoli che caratterizzano il borgo medioevale.
E’ allestito nello storico palazzo Taddei, che accoglie in 4 piani 10 sale tematiche con numerose opere d’arte, dipinti bassorilievi, pitture su tavola e su tela, oreficeria sacra, reliquiari, ex voto, in gran parte connessi alla storia e al culto di San Galgano per lo più provenienti dalle chiese parrocchiali e dalle cappelle del territorio. Il santo, la sua storia, quella del territorio e dei principali monumenti sono al centro della narrazione che il museo offre ai visitatori, oltre agli scorci incorniciati dalle finestre che si aprono su un paesaggio unico e sulla prorompente natura di questo tratto ancora incontaminato di Toscana.